Negli ultimi anni sta cambiando la consapevolezza nei confronti del benessere dei nostri amici a quattro zampe. Sono considerati a tutti gli effetti membri della famiglia e, proprio per questo motivo, i proprietari vogliono solo il meglio per loro.
Una delle domande più frequenti che i proprietari rivolgono al nutrizionista è «qual è il miglior tipo di cibo per il mio animale?». La risposta è semplice: quello che li fa stare bene e che più rispecchia la loro natura.
Il miglior cibo per il cane
Il cane è un carnivoro "adattato" o detto anche "opportunista". Con millenni di domesticazione ha adattato il suo sistema digestivo alla vicinanza con l'uomo e quindi alla sua alimentazione, composta inizialmente di scarti ed ora simile per praticità.
La scelta dell'alimento per il nostro cane deve essere fatta sulla base della consapevolezza che nei suoi confronti abbiamo una grande responsabilità: lui dipende da noi e il cibo deve essere un mezzo non solo per sopravvivere, ma per garantire una buona qualità della sua vita.
Se il tempo lo permette, la scelta migliore è - quasi sempre - quella di un'alimentazione fresca e naturale. Ci sono studi scientifici che ci permettono di dire che la dieta casalinga può allungare l'aspettativa di vita del cane, inoltre ha benefici anche sull'aspetto psicologico e comportamentale, promuovendo il benessere a 360 gradi.
Non è però sufficiente somministrare del semplice cibo fresco al cane: è fondamentale che il piano alimentare sia ben bilanciato, composto dai giusti ingredienti e nelle giuste proporzioni, in modo che possa fornire all'animale tutti i nutrienti di cui ha bisogno affinché il suo organismo svolga le normali funzioni fisiologiche (soprattutto in caso di patologie), anche a seconda della fase della vita. La dieta deve essere composta in modo adeguato e formulata da un nutrizionista oppure da un medico veterinario specializzati in nutrizione del cane e del gatto.
Per seguire una dieta casalinga fatta bene ci vuole quindi impegno e tempo... ma non preoccupatevi, se non riuscite ad organizzarvi non dovete sentirvi in colpa o sentirvi dei pessimi proprietari! Ci sono delle alternative come la dieta mista (industriale + fresco) oppure alimenti commerciali, secchi o umidi, molto validi. L'importante è analizzare l'etichetta, se serve facendosi aiutare dal nutrizionista specializzato, e valutare se quel mangime può essere adatto alle necessita del vostro cane.
Alcuni trucchetti per valutare l'etichetta di un mangime secco:
"carne di" al primo posto, ricordando che se si tratta di carne fresca potrebbe non essere davvero quella quantità perché con la cottura perde l'acqua e si riduce;
attenzione allo SPLITTING: la divisione di una fonte in diversi ingredienti dalle % più piccole (esempio: carne fresca di manzo 20%, mais 14%, piselli 10%, farina di mais 9%, ... ⟶ questa scrittura inganna, perché se calcoliamo bene il mais totale è il 23% e quindi la carne non è più al primo posto!)
GRAIN FREE non significa senza carboidrati, ma SENZA CEREALI. Probabilmente troverete dei legumi o delle patate nella composizione. Anche qui, attenzione allo splitting!
Ricordate che ogni cane è unico e speciale ed avrà delle necessità diverse da quelle di qualunque altro cane. Tra le tantissime alternative presenti nei pet store si potrà trovare il mangime oppure il mix di mangimi che rappresenti il più valido compromesso per quel soggetto.
Il miglior cibo per il gatto
Spesso ci dimentichiamo che il gatto NON è un piccolo cane, ma un animale appartenente ad una specie diversa. Si tratta di un "carnivoro stretto", significa che ha necessità di alimentarsi con una dieta prevalentemente a base di proteine animali (ma non solo esclusivamente di carne!).
Il gatto è un animale particolare: è importante che nelle prime fasi di vita entri a contatto con diverse consistenze, texture, sapori ed odori del cibo, altrimenti è probabile che più avanti farà molta fatica ad accettare qualcosa di nuovo. Il gatto è NEOFOBICO, significa che ha timore delle cose nuove e tende ad essere abitudinario, cosa che gli dà molta sicurezza. Seppur anche per lui sia la dieta migliore, sarà difficile (ma non impossibile) fare accettare il cibo casalingo al gatto, dovrete essere consapevoli che servirà molto tempo e molta pazienza, fino ad alcuni mesi affinché il gatto riconosca come tale la nuova pappa. Anche per il gatto ci sono tantissime alternative commerciali molto interessanti, l'importante è che, come detto anche per il cane, l'alimento (o il mix di alimenti) si avvicini quanto più possibile alle necessità del singolo animale.
Secco o umido? Quale scegliere per il gatto?
L'integrazione di alimento umido per il gatto è sempre consigliata. Il gatto è un animale desertico che beve molto poco, l'alimento secco non ci aiuta da questo punto di vista perché contiene solo il 9% di acqua. L'umido, invece, contenendo oltre il 75% di acqua, permette di assumerla direttamente con l'alimento favorendo l'idratazione.
Non demonizziamo però i croccantini: per il benessere psicologico del gatto può essere utile lasciare qualche crocchino a disposizione nella ciotola durante la giornata, così che sia libero di andare a fare qualche piccolo pasto quando vuole. Il gatto, infatti, ha un apparato digerente diverso da quello del cane: lo stomaco è più piccolo ed è progettato per fare tanti piccoli pasti durante le 24 ore (fino a 20, anche durante la notte! È un animale crepuscolare).
Che sia per cane o per gatto, è bene ricordare che NON ESISTE UN UNICO MANGIME CHE ANDRÀ BENE PER TUTTA LA VITA, e non deve esistere! È bene che gli animali abbiano la possibilità di variare sia per il piacere e la soddisfazione di assaggiare gusti e texture differenti sia per la salute del microbiota intestinale. Inoltre, i fabbisogni variano nel tempo, come succede per noi. L'alimentazione deve quindi accompagnare la vita del pet in tutte le sue fasi per sostenere il suo organismo durante i cambiamenti fisiologici nel tempo.
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